




Toponomastica
I nomi di località dell'isola d'Elba derivano dalle diverse popolazioni che vi si sono avvicendate.
- origine etrusca: Latrano (?), Pizzenni, Trana (Cote di)
- origine romana: Remmiano
- origine longobarda: Cafaio (gahagi, «recinto»), Castaldinco (kastald, «amministratore terriero»), Catro (kater, «cancello»)
- origine medievale: Calandorfello (da «casa di Landolfello»), Calegrone (da «casa di Alegrone»), Camarzucco (da «casa di Marzucco»)
- origine ligure: Bonaldasco, Ciarbonciasca, Marcerasca, Martinasche, Soleasco
- origine còrsa: Arpaia (arpale, «dirupo»), Bóllero (bóllaru, «sorgente»), Caracuto (caracutu, «agrifoglio»), Gombale (ghiómbulu, «masso»), Penzutello (pinzutellu, «pendio»), Puéte (pughjeta, «altura»), Tole (tola, «tavola»)
- origine tardolatina con terminazione da incola («abitante»): Batinca, Ciabattinca, Generinco, Pomontinca, Sassinca
Il «caso muflone»
Il Comune di Marciana, con delibera n. 26 del 30 aprile 1976, dispose l'acquisizione - per la somma complessiva di 672.000 lire - di tre esemplari di muflone provenienti dalla tenuta di Ugo Baldacci a Montecatini Val di Cecina da collocare sul Monte Perone, dichiarando che l'introduzione degli esemplari costituiva un «contributo del Comune all'opera di ripopolamento e ricostituzione della fauna [...] al fine di ottenere un ripopolamento di selvaggina nelle idonee zone dell'isola.»
Tuttavia, nel maggio 2016, il Consiglio direttivo del Parco nazionale dell'Arcipelago toscano ha preso la decisione di «eradicare» il muflone dall'isola. Il giro di vite giunge dopo anni in cui il Parco ha tentato di limitare i capi di ungulati sul territorio elbano: un'azione che, evidentemente, non è bastata a gestire l'emergenza procurata dai mufloni, responsabili assieme ai cinghiali di numerosi danni alle colture e alla biodiversità, soprattutto nei confronti del giglio rosso, del giglio stella, dell'agrifoglio e del pungitopo.
La leggenda dei canarini
«Si trovano anco de' canarij bastardi scesi dalli naturali nell'isola dell'Elba, in questo modo, che venendo una nave di Canaria per queste parti, patì naufragio nelli scogli di detta isola, e portando molti di questi ucelli se ne vennero in detta isola, dove si trovano e sono della grossezza della lecora (lucherino), ma più gialli assai nel mento ch'il canario naturale, et ha i piedi negri, et questo sarà il maschio de' bastardi.»
Qualche curiosità
- L'Isola d'Elba ha circa 32.000 abitanti, di cui 12.000 risiedono nel comune di Portoferraio.
- Per estensione il comune più grande è Portoferraio, mentre il più piccolo Marciana Marina con i suoi 5,86 kmq.
- L'isola di Pianosa appartiene al comune di Campo nell'Elba, mentre Montecristo fa parte del comune di Portoferraio.
- La spiaggia più grande dell'Isola d'Elba si trova a Marina di Campo, mentre la spiaggia di Bagnaiasi trova “contesa” fra Portoferraio e Rio nell'Elba.
- Napoleone Bonaparte fu il primo a unificare i comuni dell'Isola d'Elba sotto un'unica bandiera.
- A febbraio 2011, su iniziativa delle Associazioni di Categoria dell’Isola d’Elba si è costituito il Comitato per la iniziativa popolare di legge regionale per la fusione degli otto comuni esistenti all’Isola d’Elba. Così, dopo la raccolta delle firme e l'attestazione del raggiungimento del quorum richiesto per l'indizione della consultazione, il 21 e 22 aprile 2013 si è svolto il referendum consultivo. La proposta di legge è stata però bocciata con il 60,35% dei voti.
Estate 2017: nidificazione record della tartaruga Caretta caretta Federica sulla spiaggia di Marina di Campo.
Foglie di posidonia oceanica intrecciate a causa del moto ondoso, che formano le caratteristiche palline marroni di consistenza feltrosa.
Il Pane Ferettato tipico di San Piero, fa parte delle tradizioni culinarie elbane. Saporito e profumato, raffigura uccelletti, colombe e altri simboli pasquali.
Il Comune di Marciana Marina per estensione, è il più piccolo Comune della Toscana.
Il Comune di Rio nell’Elba, rispetto agli altri Comuni dell’Elba, ha il minor numero di spiagge accessibili da terra!
La specie di gabbiano più rara al mondo: il gabbiano corso, adottato come simbolo del Parco Nazionale Arcipelago Toscano.
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